Le proposte primaverili che presentiamo ribadiscono ancora la volontà di far coesistere la coesistenza di
“saperi tradizionalmente mantenuti separati come quelli umanistici e scientifici. E non ci stanchiamo di
ripetere che si può parlare d’arte e di storia, di musica e teatro facendo uso di un solido impianto scientifico
e metodologico; si può parlare di Euclide e delle onde elettromagnetiche rendendole discorsive”.
Ancora una volta apriamo la sessione primaverile con una lectio magistralis sui grandi valori della civiltà e
nella fattispecie sulla Dichiarazione Universale dei diritti umani a settant’anni dalla sua adozione.
Un’occasione per verificare il rapporto tra la spinta necessaria degli ideali e la loro effettiva applicazione. In
verità, gran parte del programma è dedicato all’indispensabile rilettura di grandi pagine sociali e civili e del
loro bilancio storico. Quindi spazio anche al pensiero e alle opere di due giganti del ‘900 come Martin
Luther King e Nelson Mandela. Grande spazio anche ai cinquant’anni del ’68 che abbiamo scelto di
ripercorrere attraverso una delle sue molteplici eredità: il mutamento della concezione femminile nel
cinema italiano.
E, naturalmente, ritornano anche in primavera troveremo i nostri Saperi per arricchire le nostre conoscenze
e sensibilità in tema di scienza, arte, musica, filosofia e storia. In questo quadro proponiamo anche nuovi
approcci alla matematica e alla multidisciplinarietà delle percezioni sensoriali, alla lettura di nuovi modelli
economici, ai conflitti interni ad ogni conflitto (primavera ’18), all’esperienza letteraria e non del mondo e
dei suoi segni, storici e attuali, alle culture materiali e alle buone pratiche di vita.
Un panorama culturale come sempre variegato, ma allo stesso tempo omogeneo, sempre attento a
soddisfare curiosità e appetiti conoscitivi, ma anche a fornire strumenti di orientamento in un presente
sempre più complicato.
Il Presidente
Lucio De Bortoli