Un tour di conferenze per chiarire che Montebelluna non ha, ovviamente, 150 anni, come mi è già capitato di sentire. Montebelluna è parte della storia umana, geologica, preistorica, archeologica, paleoveneta, italica, medioevale, moderna (stado da terra veneziano, francesi, austriaci, italiani) e contemporanea che riguarda queste lande e l’intero mondo.
150 anni fa è stato deciso di aprire un nuovo mercato in piano e con l’occasione è nato anche l’attuale centro urbano.
Proprio per questo, mi è parso opportuno giungere al “compleanno” compiendo un largo giro attorno ai percorsi storici di un territorio vasto, ricco di accadimenti e soprattutto di processi.
A partire dalla sedimentazione non solo profonda, ma storicamente remota dell’antico mercato. Per alcuni secoli la Comunità di S. Maria di Montebelluna ha avuto centro e cuore in un borgo fortificato di dimensioni nient’affatto trascurabili; una vicenda urbana che si è interrotta bruscamente a metà Trecento. Del borgo sopravvisse però l’emporio interno che da quel momento diventa, con S. Maria in Colle, la cifra identificativa della comunità. Un viaggio lungo otto secoli e pochissimo conosciuto (malgrado i libri). SI comincia da lì.
A seguire, anche se non in ordine di apparizione, la comparsa dell’acqua, motore decisivo per un insediamento di villa e di investimento fondiario importanti. In una villa (Pola) si parlerà poi del sistema che ruotava attorno alla “politica” di questi centri di investimento fondiario e di controllo sociale ed economico; in un mulino (Caberlotto/Cecchetto) affronteremo la decisiva comparsa delle acque del Piave attraverso il sistema venoso del Brentella, l’infrastruttura più antica che abbiamo; in un una casa colonica (Canevon del Moro) del sistema di funzionamento, di amministrazione e di gestione del “comune rurale”, organo rilevante per secoli e misconosciuto; nell’aera della cosiddetta prima “rivoluzione industriale” della città (stabilimenti di Guarda), del ruolo del nuovo centro urbano come volano per nuovi investimenti fondati sulla produttività. Raggiungeremo quindi, in prossimità del “compleanno”, la villa del sindaco (Zuccareda) per affrontare lo “scontro”, perché fu uno scontro”, tra le ragioni dello spostamento del mercato e quelle della conservazione “delle vecchie strade”, per, infine, planare in centro e presentare quindi il nuovo cantiere, i protagonisti, i lavori, le dispute, il completamento rapidissimo di una radicale mutazione e di un altro inizio.
Per chi ne ha voglia, gli incontri, accompagnati da preludi e intermezzi musicali, si svolgono ogni mercoledì dal 15 giugno al 13 luglio: e poi il 24-25 agosto.
Lucio de Bortoli